12 giu 2010

Il nostro logo

by Davide (43) | 0 commenti | 3252 visite

Il nostro logo

Il nuovo sito è attivo ormai da alcuni mesi ma qualcuno, forse, si interroga ancora sul significato del nostro logo.

Sicuramente chi vive a Lecco o nelle vicinanze non avrà difficoltà, con un piccolo sforzo di fantasia, a capire cosa rappresenta quel simbolo, ma per tutte il resto d’Italia, e del mondo, darò una breve descrizione della mia creazione.

Il logo vuole racchiudere, in chiave orientaleggiante, la nostra vocazione per i bonsai legata al nostro amato territorio Lecchese.

Gli elementi stilizzati presenti sono 3:

  • Il Resegone: montagna delle Alpi simbolo di Lecco, alta 1.875 s.l.m.. Il nome prende origine dal suo celebre profilo e dall’italianizzazione del termine dialettale lombardo resega (sega), dato che, soprattutto se osservate dalla città di Lecco e dalla Brianza, le sue nove punte principali ricordano proprio la lama di una sega.
    Alessandro Manzoni ne fa menzione in più punti de I promessi sposi. In particolare, la pagina descrittiva che apre il romanzo con il celebre brano Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti,…
    , così prosegue:

    « La costiera, formata dal deposito di tre grossi torrenti, scende appoggiata a due monti contigui, l’uno detto di san Martino, l’altro, con voce lombarda, il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una sega: talché non è chi, al primo vederlo, purché sia di fronte, come per esempio di su le mura di Milano che guardano a settentrione, non lo discerna tosto, a un tal contrassegno, in quella lunga e vasta giogaia, dagli altri monti di nome più oscuro e di forma più comune. »
    (I Promessi Sposi, Alessandro Manzoni)

    (vedi Wikipedia)

  • Il ponte Azzone Visconti: edificato tra il 1336 e il 1338, per volere di Azzone Visconti, per facilitare il collegamento fra Lecco, la Valsassina e il nord con il ducato di Milano. Originariamente era una struttura ad otto arcate, con torri alle estremità e ponte levatoio. Nel 1349 e nel 1354 furono aggiunte delle arcate per agevolare il deflusso delle acque fluviali. L’undicesima arcata fu costruita dai comaschi nel 1440.
    Il ponte fu più volte manomesso per allargarlo e rinforzarlo e, dopo questi ampliamenti presentava diciotto arcate, due torricelle alle testate ed un ponte levatoio distrutti nel 1799.
    Nel periodo del dominio del Medeghino fu rovinato da Francesco II Sforza, ma nel 1609 il Conte di Fuentes provvide a farlo ristrutturare.
    A tutt’oggi lo storico ponte, detto ance ponte Vecchio, permette ancora l’ingresso l’ingresso in città a chi giunge dalla Brianza, da Como o da Milano.
  • Il bonsai: nella fattispecie è la stilizzazione del bellissimo abete rosso del nostro fondatore Tizzoni Felice.

A.B.A.N. è l’acronimo di Amici Bonsai Arte Natura, un connubio degli interesse e dei valori che intendiamo portare avanti insieme.

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